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Declino e riscatto della civiltà: una riflessione su Victor Davis Hanson

Victor Davis Hanson, un classicista e storico di grande rilievo, rappresenta un monito eloquente sulla saggezza intrinseca del passato antico. Con una profonda comprensione della letteratura e della storia classiche, Hanson contribuisce con insight preziosi che risuonano con le questioni contemporanee, esortando le società occidentali a non ignorare le lezioni dell’antichità.

La sua erudizione si addentra nelle opere di drammaturghi antichi come Eschilo e Sofocle, esplorando temi di tragedia, eroismo e nobiltà. Tracciando parallelismi tra le lotte affrontate dai tragici eroi nelle opere greche e le sfide del mondo moderno, sottolinea la rilevanza duratura della letteratura classica.

Nella sua difesa della significativa importanza dell’istruzione classica, Hanson sottolinea l’importanza del riconoscimento delle complessità intrinseche della vita. Esaminando le azioni e le scelte di eroi tragici come Prometeo, Aiace ed Edipo, egli sostiene che le società moderne possono acquisire una comprensione più profonda delle complessità della condizione umana.

In qualità di classicista presso l’Hoover Institution dell’Università di Stanford, il lavoro di Hanson si estende oltre l’accademia. Critica la cultura contemporanea, in particolare ciò che percepisce come l’emergere di una “società terapeutica” in America. Le sue opinioni sulla vittimizzazione, la responsabilità sociale e la ricerca dell’eccellenza individuale e collettiva riflettono una profonda preoccupazione per la traiettoria della civiltà occidentale.

L’appello di Hanson ad apprezzare l’eroismo americano rivolgendosi a opere classiche come “Antigone” e “With the Old Breed” è un invito a riscoprire le virtù che possono guidare le società attraverso le sfide. Il suo profilo nel campo delle discipline classiche non è solo un’impegno accademico, ma un grido d’allarme per le società affinché attingano alla saggezza senza tempo del passato per navigare le complessità del presente e del futuro.

Il pensiero di Victor Davis Hanson, classicista e storico militare, ci offre uno sguardo critico sulla moderna società occidentale, confrontando il suo ideale di cittadinanza con la cultura contemporanea dominata dalla dipendenza statale e da quella che lui chiama la “cultura terapeutica”. Questo saggio esplorerà le riflessioni di Hanson, analizzando il suo confronto tra il diciannovesimo secolo, che egli considera il periodo dell’eroismo e dell’onore, e l’attuale epoca della dipendenza e dell’indulgenza.

La visione di Hanson del diciannovesimo secolo

Victor Davis Hanson si definisce un uomo del diciannovesimo secolo, evocando un’epoca in cui dovere e onore erano imperativi morali. La sua aneddotica esperienza nel parcheggio di un supermercato evidenzia il suo disappunto nei confronti della cultura assistenziale moderna, che permette l’utilizzo di carte alimentari per acquisti non essenziali. Nel diciannovesimo secolo, sottolinea Hanson, una simile situazione sarebbe stata impensabile, poiché la responsabilità individuale era prioritaria rispetto alla dipendenza statale.

Le lezioni della Grecia Antica

Hanson attinge alle lezioni della Grecia antica, in particolare del IV secolo a.C., sottolineando come l’eroismo e la nobiltà emergessero dalle tragedie. A differenza della mentalità terapeutica moderna, i Greci non cercavano colpevoli per le loro sfortune, ma preferivano lottare contro le avversità. Hanson evidenzia come la cultura terapeutica odierna, basata sulla pretesa di un diritto a una vita priva di sfortune, sia un lusso che la società occidentale si può permettere solo grazie alla sua agiatezza.

La Saggezza Agraria e la perdita di autonomia

Hanson sottolinea l’importanza della saggezza agraria, derivante dalla sua esperienza di vita su una fattoria. La sua preoccupazione principale è la perdita della virtù dell’autonomia, poiché la tecnologia ha allontanato la società dalla dura realtà della natura. La sua visione è che la moderna società suburbana abbia una prospettiva terapeutica del mondo, che si riflette nella ricerca di conforto governativo di fronte alle avversità.

La cittadinanza antica e la perdita di responsabilità

L’analisi di Hanson si sposta sul concetto di cittadinanza nell’antica Grecia, dove i cittadini avevano più responsabilità che diritti. Mentre la moderna società occidentale si allontana dal principio di doveri cittadini, Hanson mette in guardia contro la perdita di virtù civiche e della consapevolezza storica, essenziali per il mantenimento della civiltà.

In chiusura, il pensiero di Victor Davis Hanson ci invita a una profonda riflessione sullo stato attuale della nostra civiltà. La sua critica alla cultura terapeutica e alla dipendenza statale suggerisce che la società occidentale potrebbe trarre beneficio dalla riscoperta dei valori dell’autonomia, della responsabilità e della consapevolezza storica, chiavi per preservare e rinnovare la civiltà in un’epoca di crescente incertezza.

 

 

 

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